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PIAZZA TRE MARTIRI

Lasciandoci alle spalle l'Arco D'Augusto, si entra nel centro della città e percorrendo il Corso d’Augusto si incontra Piazza Tre Martiri.
Questa è la più importante piazza della città insieme a piazza Cavour. Si trova sul luogo dell'antico foro romano di Ariminum, all'incrocio tra due strade principali ovvero il cardo (che collegava la collina al mare) e il decumano massimo, oggi Corso d’Augusto (che collega l’Arco al ponte di Tiberio).

La denominazione 'Tre Martiri' era dedicata a tre partigiani riminesi della seconda guerra mondiale di cui si ricorda la memoria con il Monumento ai Caduti. 

Precedentemente la piazza era intitolata a Giulio Cesare e leggenda vuole che egli abbia tenuto un discorso alle truppe nel 49 a.C. proprio nel foro di Ariminum. In sua memoria si trova nella piazza una statua di bronzo, copia di un originale romano.

Una volta la piazza era lastricata con grandi pietre rettangolari, ora visibili in parte attraverso aperture recintate.

in seguito ai danni subiti durante la seconda guerra mondiale è stata in gran parte ricostruita. 

Nel Medioevo si chiamava “piazza delle Erbe”, era il luogo dei mercati, dei tornei cavallereschi, in cui chiudeva il palio annuale di San Giuliano.

Sotto i portici si trovavano invece le beccherie ovvero le botteghe per la vendita di carne. 

Sul lato orientale della Piazza si trovano la Torre dell’Orologio che dal 1750 reca un quadrante con calendario, movimenti zodiacali e fasi lunari, la colonna di Giulio Cesare, la chiesa di San Francesco da Paola detta dei Paolotti e il Tempietto dedicato a  Sant’Antonio da Padova. 

Ancora oggi piazza Tre Martiri è luogo di mercati e della vita cittadina.
Nonostante i vari restauri subiti rispetto all’aspetto originale, sono tuttavia valorizzati gli antichi assetti e la memoria che essa rivela.

Ascolta Giulio Cesare parlare di Piazza Tre Martiri

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